Demolire per fare spazio al verde
SOS4life partecipa alla 1° Edizione di Urban Promo Green
La demolizione non deve necessariamente prevedere una ricostruzione. È questa l’idea che ha animato il convegno organizzato da INU/URBIT e Università Iuav di Venezia in occasione della prima edizione di Urban Promo Green tenutasi il 21 settembre a Venezia a Palazzo Badoer, sede della Scuola di Dottorato dello IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia).
Una direzione indicata dal successo di alcune linee di ricerca come il Landscape Urbanisme e da una diffusa coscienza ambientale, che alimentano una nuova disponibilità ad accettare la sottrazione come pratica progettuale dotata di un valore autonomo.
Ai casi studio d’oltreoceano come quello di Detroit e di altre città della Rust Belt americana, dove queste azioni si sono collocate all’interno di uno scenario di gestione dell’emergenza e sono diventate supporto alla proposte di nuovi paradigmi di città, sono stati affiancati alcuni esempi virtuosi in atto in diverse città italiane con l’obiettivo di comprenderne intenzioni, procedure e metodologie di attuazione del “demolire” per fare spazio al verde.
Tra di essi, gli esempi dei tre comuni partner del Progetto SOS4LIFE dove verranno realizzati gli interventi di deasealing e ripristino a verde: in Piazza Guido da Montefeltro per realizzare il “Giardino dei Musei” a Forlì, nell’area della ex Bocciofila Malatesta a Carpi, e nell’area comunale in via Speranza a San Lazzaro di Savena.
Le attività del progetto SOS4life e l’intervento previsto a Forlì sono stati illustrati dai responsabili all’amministrazione forlivese, in un proficuo confronto con le altre realtà italiane presenti, impegnate anch’esse in interventi di riqualificazione improntati alla riduzione di superfici costruite ed impermeabilizzate a favore di nuove superfici sistemate a verde.